La privacy è sempre più un fattore importante per ogni azienda, che con l’entrata in vigore del GDPR acquista una regolamentazione moderna ed attuale sotto tutti i punti di vista.
Chi ha un’azienda, in queste settimane si trova davanti a una serie di problematiche, perché gli interessi dei datori di lavoro sembrano sempre più in conflitto con il diritto della privacy dei dipendenti. La possibilità da parte dei datori di verificare la cronologia di navigazione di computer e tablet utilizzati in azienda, spesso non è una prassi molto gradita dai dipendenti.
La navigazione sui social network e sui siti non inerenti alle attività lavorative, portano molti dipendenti a perdere molto tempo. Tempo prezioso, che potrebbe invece essere utilizzato per portare vantaggio all’azienda. Questa continua verifica, porta i dipendenti a trovare i datori di lavoro invasivi.
Fino a questo momento, venivano utilizzate una serie di tecnologie ed espedienti invasivi per la privacy dei dipendenti. Software che tracciano i movimenti sul computer, monitoraggio del telefono azienda e delle caselle e-mail, sono le tecnologie più utilizzate. Sistemi, che però mettono a nudo ogni azione che il dipendente compie nelle ore di lavoro.
Tali tecniche non sempre sono consentite dal nuovo regolamento e dagli adempimenti privacy richiesti dopo la sua entrata in vigore dal 25 maggio 2018. Vediamo più in dettaglio alcune di queste tecnologie.
Monitoraggio del computer
Il computer è il mezzo tecnologico che meglio si può tenere sotto controllo, mediante software sviluppati con questo compito. I dipendenti possono essere monitorati in qualsiasi momento, in quanto la direzione dell’azienda ha la possibilità di accedere alla rete di tutti i computer in ogni momento.
Utilizzare un software di questo tipo può aiutare a tenere traccia di eventuale comportamenti non corretti, ma per contro parte può portare alla luce interessi personali che il datore di lavoro non dovrebbe conoscere.
Monitoraggio delle chiamate telefoniche
Le conversazioni telefoniche possono essere registrate e monitorate, a condizione che la persona sia a conoscenza del fatto. Un datore di lavoro che sceglie di monitorare le telefonate senza il consenso del dipendente, può essere perseguibile.
In ogni caso, anche se il sistema di monitoraggio delle chiamate non è attivato, è sempre bene far presente ai dipendenti che esiste la possibilità che le telefonate siano registrate. Così, in ogni momento si potrà procedere alla registrazione di una o più telefonate senza nessun problema.
Localizzazione
Quando i propri dipendenti lavorano anche all’esterno dell’attività, è possibile dotare i mezzi con delle apparecchiature per la localizzazione. Questo tipo di software, è in grado di identificare la posizione del mezzo e il percorso che ha compiuto dal momento in cui è uscito dal deposito aziendale.
Questo sistema, oltre ad essere utile per l’identificazione della posizione del dipendente è anche ottimo per verificare che l’automobile sia utilizzata solo ed esclusivamente per i trasferimenti di lavoro. In caso contrario, è possibile riprendere il dipendente o scrivere una nota di demerito.
Anche se è ovvio che alcune di queste misure sono estreme, in molti casi sono messe in atto per migliorare l’efficienza del dipendente e verificare il suo operato. Per non incappare in problematiche, è sempre bene informare ogni dipendente della possibilità che alcune o tutte le sue operazioni possono essere registrate per uso statistico o di controllo.